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CL041

JSAT

Jail Screening Assessment Tool

Autore: Tonia L. Nicholls, Ronald Roesch, Maureen C. Olley, James R.P. Ogloff e James F. Hemphill
Paga in 3 rate senza interessi da 30€ a 2.000€ Paypal
Paga in 10 rate a tasso 0 partendo da 1.000€ Findomestic
B
Qualifica richiesta
B
Destinatari

Detenuti e soggetti in restrizione di libertà, ospiti di comunità terapeutiche, adulti e minorenni

Somministrazione

15’- 20’ ca. Individuale; Carta e matita

Scoring

Manuale

Edizione italiana

Silvio Ciappi

Data di pubblicazione

2011

94294W - JSAT - Manuale e libretto intervista con foglio di codifica fotocopiabile
• Prodotto disponibile
€ 56,50
94353L - JSAT - 1 Kit JSAT (Manuale e libretto intervista con foglio di codifica fotocopiabile) + SAMI (Manuale e libretto intervista con modulo di valutazione fotocopiabile)
• Prodotto disponibile
€ 122,50

* IVA assolta dall'Editore solo per i prodotti contrassegnati con asterisco

Il JSAT è uno strumento standardizzato di prima valutazione del soggetto in ambito penitenziario che può essere somministrato non solo per uno screening del detenuto al momento dell’ingresso nell’istituzione penitenziaria (servizio nuovi giunti), ma anche per costruire un percorso trattamentale della persona durante tutta la carcerazione, al fine della rilevazione periodica dei suoi bisogni e del suo stato mentale. Il JSAT è un’intervista che ben si applica sia alla popolazione maschile che femminile, sia a quella adulta che minorenne. Il suo scopo è di valutare il livello attuale di funzionamento del soggetto (almeno nell’ultimo mese), predire un livello di adattamento psicologico all’interno dell’istituzione, identificare i bisogni psicologici reali del soggetto e segnalare tutti coloro che necessitano di cure particolari, o che sono a rischio di violenza, suicidio o vittimizzazione, al personale di custodia e ai professionisti della salute mentale.
L’utilizzazione del JSAT rappresenta il punto di partenza di un assessment globale sulla salute mentale del detenuto e può costituire uno strumento capace di individualizzare un percorso di cura e trattamento del soggetto all’esterno del carcere, ad esempio nelle strutture assistenziali presenti sul territorio.

STRUTTURA

L’intervista verte sui punti seguenti seguenti:

• informazioni sociodemografiche;
• situazione giuridica;
• comportamenti violenti;
• background sociale;
• uso di sostanze;
• trattamenti psichiatrici;
• rischio suicidario/autolesionismo;
• condizioni mentali (basate sulla griglia BPRS Expanded version 4.0);
• gestione del rischio.

Le domande sono poste nell’ordine in cui si trovano nel foglio di codifica (situato in fondo al libretto e fotocopiabile) e sono strutturate in modo tale da assicurare: il massimo dettaglio e la cooperazione; l’efficienza, in modo da valutare velocemente anche quei soggetti che non hanno bisogno di ulteriori approfondimenti diagnostici; la validità e l’affidabilità (le domande da generali divengono sempre più specifiche lungo tutto il tempo della valutazione); la gestione del rischio, con le indicazioni pratiche di gestione del caso (collocazione del soggetto, tipologia di trattamento individualizzato). Il libretto, di 80 pagine, riporta un campione fotocopiabile del foglio di codifica, immediatamente utilizzabile.

CARATTERISTICHE CHIAVE

• Facilita la valutazione del rischio di disturbo mentale durante il colloquio.
• Rileva fattori di rischio del suicidio.
• Approccio multidimensionale centrato sulla personalità nell’interazione con i fattori ambientali.
• Somministrazione rapida.
• Permette una seconda o terza somministrazione per valutare l’evoluzione del soggetto.
• Applicabile nelle carceri, ma anche nelle comunità residenziali e nei colloqui forensi.

È UTILE PER

Il JSAT è uno strumento di valutazione per tutta la popolazione detenuta, utile per lo psicologo e lo psichiatra carcerario, per l’esperto ex art. 80, legge 26 luglio 1975, n. 354 (l’operatore penitenziario addetto alla attività di osservazione e trattamento), per l’educatore e per l’assistente sociale.
Questo strumento è utile anche per monitorare la persona durante la sua esperienza detentiva e per vedere se vi siano stati cambiamenti significativi nei fattori di rischio legati a disturbo mentale, violenza, suicidio e vittimizzazione.
Il JSAT offre un criterio standardizzato di intervista che ben si presta a essere applicato non solo nel settore penitenziario ma anche in quello forense più esteso; può servire, ad esempio, come strumento di intervista preliminare nelle consulenze psichiatrico-forensi (quando, ad esempio, si valuta la imputabilità o la pericolosità sociale del soggetto indagato) e per fare un’anamnesi dettagliata, anche in ambito minorile, da parte degli operatori del servizio sociale e degli psicologi e assistenti sociali del territorio. 

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